NON FINIRÀ MAI

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molto volte diciamo basta, o lo subiamo e invece siamo sempre li a coltivare le nostre eccitanti perversioni.

Erano ormai passati 3 anni dall'ultima volta con Arianna (nome di fantasia) ci eravamo lasciati in malo modo perché lei quasi braccata dal marito in panicata decise di troncare di netto e fare la moglie casa e chiesa,mollando addirittura il lavoro, fino a che le rinunce sono diventate troppe e decise di tornare a lavorare.

Il caso volle che la mia routine giornaliera si scontrasse proprio con il suo lavoro impiegata in un ufficio di spedizioni, e fu così che il suo secondo giorno di lavoro incocciammo e per fare una spedizione che solitamente occorrono pochi minuti restai in quell'ufficio un ora e mezza; che non successe affatto nulla se non parlare dei tanti perché era sparita senza darmi neanche una spiegazione.

Scivolammo quasi subito nel personale, se era stata contenta del suo comportamento , se nonostante gli oltre due anni di relazione pensasse se era stato lecito il suo comportamento, di tutte quelle cose che non mi ha mai detto dalla sua sparizione , gli dissi se reputava tutto un errore quello che era successo tra di noi ,lei replico che di sbagliato c'era stato solo il fatto che non potevamo essere liberi di vivere la nostra storia alla luce del sole...fini li e me ne andai sicuro delle mie convinzioni.
Sapendo che lei lavorava li e sapendo gli orari che faceva la settimana dopo mi recai li verso le 16,30 sapendo che alle 17,00 l'ufficio avrebbe chiuso, quando mi vide mi disse che l'avrebbe spedita la mattina appena arrivata , altrimenti perdeva la corriera, io replicai che era urgente, che se non poteva occuparsene lei di chiamare qualcun altro, lei stizzita mi disse non c'è nessun altro la spedisco io.

Finì alle 17,10 e sicuro che avesse perso la corriera feci un giro intorno ai capannoni della zona industriale e passai di nuovo davanti la fermata del bus dove lei impettita e incazzata aspettava la prossima corsa, mi fermai e gli dissi che non mi dispiaceva affatto che gli avessi fatto perdere l'autobus e che se voleva poteva approfittare del passaggio, la cosa non le piaceva ma accettò incazzata più che mai e salì senza dire una parola.

La incalzai io dicendogli che poteva parlare al conducente, lei replicò dicendomi che non era incazzata perché io fossi andato li proprio per far accadere ciò, io replicai che era vero ,che volevo accompagnarla io e riprovare l'emozione non nuova di stare in macchina con lei ma mi mancava il suo contatto continuo...si ammutolì e poi mi disse di accostare, cosa che feci prestando attenzione di mettermi in modo che se le cose si mettessero nel modo giusto non dovevo spostarmi di nuovo.

Arianna “portami a cena stasera, mio marito è in trasferta “
Io “cosi su due piedi, si ti porto fuori”.
Arianna “speravo tanto trovassi una scusa per dirmi di no, almeno avrei avuto modo di mandarti una volta per tutte a quel paese ...invece inizierà tutto come prima.

Si avvicinò ci baciammo come se fosse il primo bacio della vita emozionati tutti e due dalla mancanza, in poche minuti ci trovammo nudi a scambiarci favori umidissimi , poi gli sussurrai :

Io “come l'ultima volta”
Arianna “no mi farai male e troppo tempo che non mi permetto certe cose”
Io “un motivo in più per non rinunciarci”

Il posto che avevo scelto si prestava a stare fuori, ovviamente non eravamo del tutto nudi ,lo eravamo dove serviva , lei si tirò su la gonna e gli strappai le mutande indossava delle splenite brasiliane nere gli tolsi del tutto la camicetta e reggiseno da far restare al vento il suo splendido seno 5'' coppa D ed io con i pantaloni alle ginocchia senza camicia, la feci appoggiare alla macchina presi dalla mia bocca quanta più saliva per lubrificare il suo culo , puntai il cazzo e spinsi con decisione da farla gridare dal dolore ,ma sapevo che per nulla al mondo mi avrebbe fatto uscire, a me piaceva incularla in piedi, cosa che avevamo fatto una volta a casa sua , che non voleva ma che poi gradì perché lo sentiva salire fino alla stomaco mi disse in quel caso, e la cosa rifarla a distanza di anni poteva solo farla bagnare esageratamente.
Gli venni come sempre nel culo, tirai fuori il cazzo solo quando le contrazioni del colo di Arianna lo spinse fuori con lei che ancora poggiata continuava ad ansimare, mi appoggiai di nuovo alle sue chiappe abbondanti e le sussurrai sul collo che non sarebbe finita mai, che quello che ci riusciva insieme non saremmo stati mai capaci di farlo accadere con chiunque altro, prima di ripulirmi tutto il cazzo con la bocca sapiente mi baciò con trasporto assoluto.

Ci ricomponemmo e mi disse di accompagnarla alla fermata del bus che si sarebbe andata a mettere in tiro per la sera e ci saremmo visto al solito posto ...quello di sempre, era cento metri prima della casa dei suoi che rimaneva un po' al buio per via degli alberi a bordo strada,si incammino dicendomi:
Arianna: "Al cazzo non resisto...quando si tratta del tuo !!!".

La serata continuò ma questa è un'altra storia, spendo due parole per descrivere Arianna,alta un metro e settanta dura e soda non magra da essere una fica stratosferica non grassa da sembrare una BBW quinta di seno coppa D carnagione olivastra mora con i capelli appena sotto le spalle mesciati color rame labbra carnose , ed occhi verdi.